Antonio Crescenzo, Storico dell”Arte

Riconoscimento selezione contest Frontiere

LIMEN affinché i limina prevalgono sui limites Dall‘antichità ad oggi la classificazione del dentro e del fuori ha sempre risposto a due bisogni fondamentali di cui ogni società deve farsi carico se vuole sopravvivere, ovvero: coesione interna e continuità temporale del gruppo. Secondo Tuninetti all’aumento della solidarietà interna di una società (o di un gruppo) corrisponde una diminuzione di solidarietà esterna rispetto agli altri gruppi. Ogni classificazione quindi è sia elemento di solidarietà sia elemento di divisione. Le società differiscono non soltanto per il numero di ripartizioni interne ma anche per la facilità o meno delle comunicazioni e per la profondità e le rigidità delle divisioni. In questo luogo di margine, studiato approfonditamente da Van Gennep, che differenzia l’ordinario dal non ordinario, come una sorta di cuscinetto, la coscienza comune è sospesa, rendendo possibile la trasformazione e la crescita psicologica. In questo ‘essere-tra’ costituito dal limen è quindi possibile il cambiamento e la riflessione su disposizioni individuali e collettive, nell’ottica di una maggiore consapevolezza e minore unilateralità degli atteggiamenti, pensare all’Altro come altro da se stessi riflesso in cui perdersi e ritrovarsi. È lo specchio iniziatico dionisiaco in cui il nostro riflesso si profila come una figura estranea, ci guarda. Questa maschera ci segnala che non siamo là dove crediamo di essere, ma che occorre cercare altrove per infine raggiungerci. Solo perdendoci nell’altro, accogliendolo, includendolo possiamo ritrovare noi stessi.

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